Durante la cura e manutenzione del vostro giardino vi siete chiesti come e quando potare le rose? Il periodo varia in base alla specie, allo stadio di sviluppo della pianta e al clima del territorio in cui è coltivata. Le rose ad albero, ad esempio, non si potano annualmente ma ogni due o tre anni. In linea di massima il momento migliore per la potatura è quello in cui la pianta è a riposo e solitamente coincide con il mese di febbraio. È opportuno, tagliare i rami secchi e i fiori appassiti prima che si sviluppino nuovi boccioli.

Per quanto riguarda le piante di rose molto giovani, in genere si consiglia di non effettuare alcuna potatura per i primi due anni. Ciò consente alle rose di infoltirsi e svilupparsi. Una corretta procedura permetterà di godere di un roseto fiorito e profumato più a lungo.

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POTARE LE ROSE QUANDO SONO A RIPOSO –

Le rose sono piante ornamentali, quindi il taglio ha uno scopo di miglioramento estetico e non produttivo. Potare le rose quando sono nella fase di riposo vegetativo, ovvero nel periodo autunnale e invernale, è una regola generale seguita da molti. La scelta dei giardinieri esperti è quella di intervenire al momento della conclusione stagionale del ciclo di fioritura delle piante.

I rami secchi e sofferenti vanno recisi eseguendo tagli netti, appena sopra alla gemma ovvero dal lato opposto della seconda o terza gemma, sul ramo sporgente verso l’esterno. Le gemme si trovano tra gli steli, i boccioli e le foglie nuove.

In alcune specie di rose la fioritura avviene a partire dal secondo anno quindi è necessario lasciare tutti i rami per non rischiare di eliminare le nuove gemme.

Quante volte potare le rose

Se nella pianificazione dei lavori di giardinaggio dovete stabilire quando potare le rose, tenete in conto due o tre potature in tutto durante l’anno:

  • la potatura invernale, a fine inverno, in modo che fioriscano al meglio durante la primavera successiva. Questa consente di rimuovere i rami secchi e danneggiati dal freddo. Nelle zone caratterizzate da clima molto umido, però, la potatura invernale rischia di non lasciar cicatrizzare la ferita del taglio quindi è necessario scegliere un altro periodo;
  • la potatura estiva, tramite la quale si rimuovono le foglie secche e i fiori appassiti. È in genere considerata la seconda potatura delle rose e si effettua quando le piante sono ancora in fiore. Serve principalmente a favorire un’ulteriore fioritura. Non è obbligatoria e si consiglia più che altro per le piante a fiori grandi;
  • la potatura autunnale, durante la quale si provvede a eliminare le foglie secche o cadute sul terreno attorno alla pianta (che rischiano di soffocare le radici) e le rose sfiorite.

 

COME EFFETTUARE LA POTATURA DELLE ROSE –

I metodi di potatura possono variare a seconda dei tipi di rose.

La potatura talvolta può includere anche i rami sani che creano un eccessivo affollamento nella pianta. Rimuovendoli si favoriscono l’esposizione alla luce e la circolazione della dell’aria. Prima di procedere con le potature delle rose è importante osservare attentamente le piante per individuare i rami compromessi dal freddo. Non si deve andare a caso ed è utile mantenere circa 2 o 3 gemme oppure 5 o 6 nei rami più sani e robusti. Se i rami crescono molto durante la primavera e l’estate, si può provvedere ad accorciarli con forbici ben affilate.

Nel caso delle rose rampicanti è normale che i rami restino più lunghi dopo il taglio. Per far sì che queste si sviluppino è necessario usare un graticcio per sostenere i rami.

Gli step da ricordare quando potate le rose

Ecco gli elementi da tenere a mente quando si potano le rose:

  • la forma da ricercare deve ricordare il profilo della coppa di un calice da vino rosso, quindi devono essere presenti molti rami nel perimetro e pochi al centro;
  • alcuni rami vanno eliminati totalmente e direttamente alla base, come quelli piccoli e sottili che non generano altri rami e rose, e quelli vecchi di 2 o 3 anni, di colore più scuro;
  • il taglio deve essere inclinato rispetto al ramo, parallelo alla direzione della gemma, in modo tale che l’acqua piovana scivoli lontano dalla gemma;
  • si deve eseguire un trattamento disinfettante di tutta la pianta e del terreno sottostante.

 

QUANDO POTARE LE ROSE A CESPUGLIO –

Molti si chiedono nello specifico quando potare le rose a cespuglio per stimolare efficacemente la vegetazione e la produzione di fiori. Potare correttamente questa varietà di rose favorisce l’aumento del numero di fiori e del loro volume. Inoltre, nel caso delle rose a cespuglio, la potatura evita anche che la pianta cresca male o eccessivamente. Quando i cespugli sono particolarmente voluminosi, si fa una prima potatura approssimativa in autunno. In questa fase si può rimuovere circa il 40/50% di lunghezza dei rami. È fondamentale ricordare che le rose fioriscono alle estremità dei rami nuovi. I rami secchi delle rose a cespuglio vanno tagliati definitivamente a fine inverno ovvero da metà febbraio a inizio marzo. Le rose a cespuglio coltivate in vaso vanno accorciate al massimo, poiché la fioritura nei vasi, negli anni, tende a diminuire.

QUANDO POTARE LE ROSE ANTICHE –

Le rose antiche, meno vigorose e resistenti, a differenza delle moderne fioriscono nell’arco di 2 anni e richiedono un minor numero di interventi e tagli meno drastici. Generalmente si asporta solo 1/3 del ramo dopo che il fiore è appassito, mentre a fine inverno vanno eliminate le ramificazioni molto vecchie.

Molti si rivolgono alla nostra azienda per richiedere il servizio di consulenza e giardinaggio Comfort Garden a Como e Provincia, per evitare di danneggiare le rose più delicate con una potatura sbagliata. In alcuni casi sono necessarie tecniche di potatura molto precise. Uno degli elementi di cui ci accertiamo, ad esempio, è che non siano in arrivo gelate tardive.

GLI ATTREZZI DA USARE QUANDO SI POTANO LE ROSE –

Gli attrezzi da usare nella potatura sono le forbici, per i rami fino a circa 2 centimetri di lunghezza e i seghetti, per quelli più lunghi. I guanti da giardinaggio riparano dai graffi provocati dalle spine. Il taglio dei rami più alti si può eseguire con uno strumento chiamato svettatoio, una cesoia legata a un bastone e azionata da una fune. I roseti che formano delle siepi si potano con la tagliasiepi.