Prima di scegliere quali tipi di piante e fiori inserire nel giardino, è utile conoscere le principali differenze e la classificazione delle piante ad oggi catalogate dai botanici. Alberi, arbusti erbe, felci, rampicanti, muschi e alghe sono organismi uni o pluricellulari e si dividono in oltre 400.000 specie.

La prima classificazione è quella che distingue angiosperme e gimnosperme. Le prime producono fiori e semi racchiusi in un frutto in seguito all’impollinazione. Le gimnosperme invece hanno una struttura che distingue le radici, il fusto e le foglie ma non producono fiori e frutti. Al gruppo delle gimnosperme appartengono le conifere. I semi si sviluppano sui coni o pigne e alcuni esempi noti sono gli alberi dalle foglie aghiformi come il pino, l’abete il cipresso e le sequoie giganti.

CLASSIFICAZIONE PIANTE ANGIOSPERME: MONOCOTILEDONI E DICOTILEDONI

Le angiosperme si distinguono a loro volta in due classi, ovvero monocotiledoni e dicotiledoni:

  • le piante monocotiledoni, hanno un solo cotiledone. Il cotiledone è una foglia embrionale dalla quale si sviluppa la pianta. Le foglie di queste piante sono caratterizzate da nervature parallele e i fiori hanno tre petali o multipli di tre;
  • le piante dicotiledoni, che hanno due cotiledoni sono caratterizzate da foglie con nervature ramificate. I fiori delle piante dicotiledoni hanno 4 o 5 petali o multipli di 4 e 5.

CLASSIFICAZIONE DELLE PIANTE VASCOLARI E NON VASCOLARI

Le piante non vascolari non hanno vasi per il trasporto della linfa. Il corpo è strutturato “a tallo”, ovvero le tallofite sono dotate di una struttura vegetativa semplice e comprendono:

Le piante vascolari o tracheofite (o anche cormofite) sono caratterizzate dal corpo strutturato “a cormo” e hanno degli organi (radice, fusto e foglie). Sono le piante che hanno sviluppato tessuti specializzati (conduttori e meccanici) indispensabili per sopravvivere sulla terraferma e sono provviste di vasi per trasportare le sostanze e i prodotti della fotosintesi.

Nelle tracheofite lo sporofito prevale sul gametofito e sono classificate secondo il tipo di riproduzione. Si distinguono:

  • pteridofite ovvero le tracheofite con spore (equiseti, licopodi e felci);
  • spermatofite, ovvero le tracheofite con seme che comprendono le angiosperme e gimnosperme.

Classificazione delle piante briofite o muschi: particolarità

Alla categoria delle piante non vascolari appartengono le briofite che vivono in ambienti caratterizzati da elevata presenza di acqua. Questo elemento, infatti, è necessario per la loro sopravvivenza e riproduzione. La struttura che le identifica è il tallo, il corpo vegetativo che non ha nessun vaso di conduzione. L’assorbimento e il trasporto dei liquidi, quindi, avvengono principalmente per capillarità, attraverso l’intera superficie della pianta. In alcune specie vi sono anche delle strutture simili a tessuti vascolari ma non lignificati ovvero privi della funzione di sostegno e di conseguenza meno efficaci nella conduzione idrica.

Le piante briofite sono le più antiche ad essersi adattate alla vita sulla terra ferma, durante il Siluriano.

CLASSIFICAZIONE DELLE PIANTE PERENNI, ANNUALI E BIENNALI

Un’altra possibile classificazione delle piante che può aiutare a comprendere il mondo vegetale e a scegliere quali elementi inserire nel giardino è quella tra piante perenni, annuali e biennali.

  • Il ciclo vitale delle piante annuali comincia dalla semina e termina dopo la fioritura. Questa produce nuovi semi molto resistenti al freddo e alla disidratazione, grazie ai quali le piante si auto riseminano. Le piante annuali comprendono buona parte delle piante erbacee, i fiori da giardino e selvatici e le verdure. Alcune si seminano in primavera, altre in autunno e vengono utilizzate in giardinaggio a scopo decorativo.
  • Il ciclo vitale delle piante biennali si completa nell’arco di due anni e la fioritura avviene il secondo anno. Alcuni esempi sono: il sedano, il finocchio, le carote, gli spinaci, la lattuga.
  • Le piante perenni hanno un ciclo vitale che supera i due anni e in un determinato periodo entrano in uno stato di riposo vegetativo. Necessitano di poca acqua e si prestano ad essere inserite nella progettazione di un giardino. Alcune sono sempreverdi e tra gli alberi perenni ricordiamo il carrubo, la quercia, l’ulivo, il castagno, il mandorlo. Tra le piante erbacee perenni, invece ci sono i narcisi e i ciclamini.

LE ALTRE CLASSIFICAZIONI DELLE PIANTE

Esistono molti altri criteri per classificare le piante in base alle loro specifiche caratteristiche, come ad esempio:

  • piante sempreverdi o foglie caduche,
  • piante brevidiurne o longidiurne,
  • piante legnose o erbacee,
  • piante terrestri o acquatiche,
  • piante grasse o succulente,
  • piante officinali o medicinali,
  • piante velenose,
  • piante alimurgiche,
  • piante parassite,
  • piante carnivore,
  • piante alpine,
  • piante pioniere.

Inoltre, si classificano alberi, piante e fiori in base all’uso che ne fa l’uomo e di conseguenza si parla di: